martedì 25 settembre 2012

PAGARE DI PIU’ PER AVERE MENO





La vicenda della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà ha colpito le tasche e la dignità di tutti i cittadini che nel 2011, ed ora anche nel 2012, hanno ricevuto le esageratamente onerose “proposte” da parte dell’Amministrazione comunale di Paderno Dugnano.

Ma c’è un caso dove, oltre all’ingiustificato aumento rispetto agli avvisi che la stessa Giunta Bogani – Alparone ha inviato solo ad alcuni cittadini nell’anno 2010, senza ragione alcuna e senza che nessuna legge sia cambiata, si aggiunge anche la beffa della non inclusione nelle stime di una parte consistente del giardino che ormai veniva considerata elemento integrante del condominio.

A seguito di vecchi accordi con il Comune di Paderno Dugnano, aree di proprietà comunale (non concesse in diritto di superficie) sono state inglobate all’interno dei giardini condominiali, quindi all’interno della recinzione perimetrale degli stabili.
Da decenni tali aree verdi sono curate a spese dei condomini dei numeri dispari di Via Novella.

Gli accordi tra le parti avevano una durata ventennale, e risultano ormai scaduti da tempo.

La discussione su come risolvere il problema è iniziata da tempo, almeno da cinque anni, con il confronto tra i cittadini e la precedente Amministrazione.

La precedente Amministrazione aveva predisposto una soluzione che, tenendo conto degli aspetti economici e legali dell’operazione, prevedeva l’estensione del diritto di superficie anche sulla parte dell’area di proprietà comunale ricompresa attualmente nella recinzione del singolo condominio, per un periodo pari a quello di residua validità della concessione del diritto di superficie dell’area residenziale. L’operazione non era certo a costo zero per i condomini, ma gli importi previsti erano nettamente inferiori agli attuali.

Interessati alla questione sono i civici 1 – 3 – 5 – 7 – 9 di Via Agostino Novella (il civico n. 1 non è stranamente stato oggi oggetto dell’attenzione comunale).

Prendiamo in esame il condominio di Via Novella n. 3.
A dicembre 2008, quindi non decenni fa, con una cifra intorno ai 15.000 euro per l’intero condominio (26 appartamenti) era possibile estendere il diritto di superficie anche sulle aree comunali già utilizzate a giardino. Stiamo parlando di 1.895 metri quadri di verde.
L’importo richiesto per la trasformazione del diritto di superficie per l’intero terreno, comprensivo quindi dei 1.895 metri quadrati di giardino, era di circa 168.000 euro. Una soluzione certo onerosa, ma che sanava una situazione complessa che destava (e desta) preoccupazione nei residenti.

L’Amministrazione del centrodestra padernese, con le recenti proposte del maggio 2012, dimentica l’esistenza dei 1.895 mq. di giardino, che sembra non esistano, ma nonostante questo l’importo complessivamente richiesto, invece che diminuire, lievita e supera i 220.000 euro.

Diminuisce sensibilmente l’entità del bene oggetto dell’acquisizione del diritto di proprietà,  ma aumenta l’esborso per i cittadini.

Se a prima vista l’aumento sembra contenuto nell’ordine del 25-30% (e non è poco), in realtà se si vanno a comparare dati omogenei, nel senso di verificare l’effettivo costo al metro quadro dell’operazione, scopriamo un raddoppio di fatto delle richieste.

Le richieste sono, senza ragione alcuna, raddoppiate nel giro di tre anni e mezzo.

Ma i problemi per questi cittadini non finiscono qui, l’eventuale trasformazione del diritto di superficie a queste condizioni, comporta l’apertura di una serie di problemi, che potranno avere ripercussioni economiche molto pesanti per questi condomini, in quanto all’interno di un’unica recinzione si troverebbe anche un terreno di proprietà comunale. Le soluzioni potranno essere  ancora onerose per i questi condomini, perché l’Amministrazione, qualunque essa sia non potrà “regalare” una così consistente area, creando un danno erariale alle casse comunali.

IL DANNO E LA BEFFA

Le richieste che oggi l’Amministrazione comunale ha rivolto ai condomini dei numeri dispari di Via Agostino Novella sono generatrici di una serie di problematiche dolorose per le tasche di questi cittadini.
La soluzione è respingere al mittente richieste inique, e tornare a discutere sulla base delle modalità previste a fine 2008, quindi a prezzi molto più contenuti, per una soluzione condivisa e definitiva, che non lasci spazio ad ambiguità.

Tutti noi abbiamo mille ragioni per dire no
alle insensate richieste della Giunta Bogani – Alparone
i condomini dei numeri dispari di Via Novella hanno un motivo in più grosso come una casa



A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie


1 commento:

  1. un pezzo di questa ridicola amministrazione è caduto, ma deve cadere tutta la giunta.
    non si può amministrare mandando i vigili a fare 43 multe per divieto di sosta in una sera, solo per fare cassa e non per fare prevenzione a disagi verso altri cittadini.
    non si può affondare le mani nelle tasche dell'edilizia popolare per non aumentare l'addizionale irpef ai ricchi, come dice il sindaco.
    BASTA che vadano a casa e restituiscano ai cittadini un paese normale.

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