giovedì 15 novembre 2012

UNA MANO TESA VERSO I CITTADINI



La trasformazione del diritto di superficie a Reggio Emilia.
Sindaco Graziano Delrio (Partito Democratico) 
dal 5 ottobre 2011 presidente ANCI.



“UNA MANO TESA VERSO I CITTADINI”


Nell’Assemblea popolare indetta dal Comitato Cara Terra Mia nella serata di venerdì 26 ottobre 2012 presso la sede del consiglio di Quartiere di Calderara, oltre a prendere visione delle già note amministrazioni che si comportano con equità verso i cittadini, applicando “sconti”, o calcolando direttamente tariffe notevolmente inferiori (abbiamo potuto constatare importi anche inferiori ai 3.000 euro), oltre alla realtà del Comune di Bollate dove con comunicazioni del 25 settembre 2012 viene comunicata la maggiorazione della percentuale di sconto finora applicata, un cittadino ha segnalato l’interessante realtà del Comune di Reggio Emilia.

Per sintetizzare i contenuti della Delibera del 4 maggio 2012 della Giunta Comunale di Reggio Emilia, ci rifacciamo a quanto pubblicato sul sito istituzionale:


di cui costituiscono particolare interesse le sezioni:

Cosa ha deciso il Comune di Reggio Emilia
Il Comune di Reggio Emilia ha stabilito di cedere la proprietà delle aree PEEP quindi, avvalendosi della facoltà prevista dalla legge e sentito il Consiglio notarile di Reggio Emilia, consente ai titolari della proprietà superficiaria di:
    estinguere il diritto di superficie e acquistare la piena proprietà dell’alloggio, in quanto comprensiva anche della proprietà della relativa area (per quota millesimale nel caso di condominio);
    estinguere tutti i vincoli che limitano la possibilità di vendita e di fruibilità degli appartamenti.

Novità
    Per le domande che saranno presentate nel periodo 1/4/2012-31/3/2013 ed in considerazione della particolare situazione di difficoltà che sta interessando il mercato delle compravendite immobiliari, il Comune di Reggio Emilia ha deciso di lasciare invariati (non applicando la rivalutazione in base all'indice ISTAT) i valori delle aree peep che furono deliberati nel marzo 2008.


Delibera del 4 maggio 2012 della Giunta Comunale di Reggio Emilia, che regola le possibilità di trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà per i cittadini reggiani:

richiedete il documento integrale a caraterramia@gmail.com


“rispondere ad un principio di equità”

Nella Delibera, vi sono numerosi aspetti diversi, se non addirittura opposti, rispetto all’operato della Giunta Alparone – Bogani a Paderno Dugnano.

Vediamo di cogliere alcuni dei punti basilari della Delibera dell’Amministrazione reggiana:

-     mantenere ancora invariati fino al 31.3.2013 i prezzi che furono deliberati nell’anno  2008 (e poi confermati negli anni 2009-2012), ciò a causa della straordinaria situazione di difficoltà che sta continuando ad interessare il mercato immobiliare, il cui calo dei prezzi fa ritenere inopportuna anche l’applicazione del solo aggiornamento ISTAT ai prezzi che furono deliberati nell’anno 2008.

-          con delibera di G.C. n. 23627/309 del 21.11.2007, ha approvato il seguente criterio di calcolo del corrispettivo di vendita delle aree PEEP, da applicarsi alle domande pervenute al Comune dopo il 24.10.07: “Il corrispettivo dovuto al Comune per la trasformazione del diritto di superficie in proprietà e per la rimozione dei vincoli convenzionali riguardanti i fabbricati realizzati in area PEEP è pari al 60% della metà del valore venale dell’area edificabile …”;

-          il legislatore è intervenuto con nuove norme in materia di espropri …omissis… mentre nessuna nuova specifica norma è stata introdotta in materia di calcolo dei corrispettivi di vendita delle aree P.E.E.P.;

-          l’Amministrazione Comunale ha ritenuto che tale nuova normativa relativa agli espropri non dovesse essere applicata (in sostituzione delle precedenti norme abrogate) nell’ambito della procedura di vendita delle aree PEEP, in quanto il costo a carico del cittadino che avesse inteso “riscattare” il proprio alloggio sarebbe stato molto superiore a quello calcolabile in base alla precedente normativa, creando un evidente ed ingiusta disparità di trattamento economico a seconda che la domanda di “riscatto” fosse stata presentata prima o dopo la suddetta sentenza della Corte Costituzionale;

-          la soluzione adottata (che rientra pienamente nell’autonomia spettante ai Comuni in materia di gestione ed organizzazione del proprio patrimonio immobiliare), oltre che rispondere ad un principio di equità,  era anche in linea con quella che appare essere la ratio dell’evoluzione normativa riguardante il “riscatto” degli alloggi PEEP;

-          l’utilizzo di un criterio di calcolo che porti ad un aumento del corrispettivo del riscatto sarebbe in contrasto con l’interesse del Comune a mantenere più alto possibile il numero di adesioni dei privati all’operazione di trasformazione  (come peraltro auspicato anche dal Protocollo di intesa sottoscritto da Anci e da Apu in data 26.06.2002, per semplificare il passaggio dal diritto di superficie a quello di proprietà);

-          senza peraltro aver sostenuto alcuna spesa per consulenze o incarichi esterni, in quanto l’intera procedura è stata creata e  gestita da personale interno all’A.C.


    La Delibera della Giunta di Reggio Emilia assume ancora più autorevolezza alla luce del fatto che Graziano Delrio (Partito Democratico), dal 2004 Sindaco della Città reggiana, ha ricoperto l’incarico di vicepresidente ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) con delega al welfare, carica riconfermata nel 2009 con delega al personale e poi alla finanza.




Il 5 ottobre 2011 nel corso della XV Assemblea congressuale di Brindisi è stato eletto per acclamazione presidente dell'ANCI, succedendo così a Sergio Chiamparino ex sindaco di Torino.


In conclusione facciamo presente che in ossequio ad un basilare principio costituzionale, il Comune di Reggio Emilia, governato da un Sindaco eletto Presidente dell’ANCI (è quindi il presidente anche della Giunta padernese) non vuole creare un’evidente ed ingiusta disparità di trattamento tra i cittadini, e ritiene inopportuna anche l’applicazione del solo aggiornamento ISTAT con tariffe ferme al 2008, mentre il Sindaco Alparone a Paderno Dugnano dall’oggi al domani (anzi dal 2010 al 2011) ha raddoppiato gli importi richiesti.

A Reggio Emilia si decide di non spendere “neanche una lira” per consulenze esterne relative alla trasformazione del diritto di superficie, mentre il Comune di Paderno Dugnano, solo per le inique proposte inviate nel 2012 ha speso 9.000 euro, usciti dalle tasche dei cittadini ed entrati nelle tasche di un consulente.

Alla prossimo puntata.

Come interpretano, il Presidente dell’ANCI Delrio e il Sindaco padernese Alparone il parere della Sezione Riunita della corte dei Conti n. 22/CONTR/11 del 14.04.2011?



A presto Cara Terra Mia











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