domenica 27 ottobre 2013

LE ATTENZIONI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO SULLA RHO-MONZA.

il racconto di un cittadino presente

Giovedì 24 ottobre ho avuto l’opportunità…. , per la prima volta, di partecipare a un’assemblea  del Consiglio Provinciale di Milano.
 La sede della provincia di Milano si trova in Via Vivaio 1 in un palazzo il cui corpo centrale, dove si trova l’aula consigliare , risale al 1500.
L’aula consigliare piuttosto austera è composta da 45 banchi dedicati ai consiglieri e da 15 dedicati alla giunta più quello del presidente.  Ci sono inoltre una cinquantina di poltroncine a ribalta per il pubblico dalla parte opposta dei banchi della giunta.
Senza entrare nel merito vi voglio raccontare le impressioni che ho avuto. La riunione è iniziata  verso le 16  con circa il 20% dei consiglieri seduti ai loro banchi. Non ho il dato dell’appello ma posso dire che c’è stato un continuo via vai per tutta la riunione con una presenza nel momento massimo di affluenza di circa 80% dei consiglieri e del 60% della giunta.
Durante gli interventi dei consiglieri l’attenzione dei colleghi  di qualsiasi appartenenza politica  è stata quasi nulla . Alcuni leggevano carte che avevano  davanti, alcuni telefonavano, alcuni chiacchieravano  con colleghi in piedi facendo capannelli , altri usavano l’Ipad ,  un continuo andirivieni verso l’esterno  e un consigliere  che si è letto il giornale per una buona mezzora.  L’impressione che ho avuto e che nessuno fosse interessato all’argomento trattato.
Il consigliere Marco Martino, chiamato dal pubblico, gentilmente si è avvicinato e dopo aver  ascoltato le nostre perplessità sul loro comportamento ci  ha detto che questa è la normalità . Che non ci dovevamo meravigliare  in quanto in quella sede per loro era anche un’opportunità per incontrare  colleghi e  potersi scambiare informazioni inerenti alla loro attività. Comunque a suo dire la decisione era già state assunta in commissione per cui non c’era bisogno della loro attenzione.  In merito alla nostra proposta  ha aggiunto che se in caso di interramento avessi voluto io sotto le mie finestre  i gas di scarico all'uscita del tunnel.  Io allibito…. ho sgranato gli occhi ho contato dal 20001 al 20010 in silenzio è poi gli ho detto che esistono anche delle soluzioni per poter far uscire aria di montagna da un tunnel….
Verso le 18 è  intervenuto l’ AD di Serravalle Agnoloni e con molta tranquillità ha affermato che  i 300M€ non servivano per la Rho-Monza ma per la ricapitalizzazione della Serravalle.  Aggiungo io,  che sottinteso ha detto che i consiglieri provinciali non avevano capito nulla . Ha inoltre detto che il progetto non è assolutamente conosciuto dai cittadini per cui si è reso disponibile a illustrarlo .

Verso le 18:30 si è presentato  in aula il presidente Podesta  e ci ha raccontato con arroganza la sua verità asserendo  che spentolare non serve a nulla. La mia sopportazione ha questo punto ha raggiunto il limite massimo e quindi alle 19 sono uscito tornandomene  a casa.

Non conosco ancora l’esito della votazione ma dalle dichiarazioni della maggioranza ritengo l’approvazione scontata  come pure il fatto che questa maggioranza  più Agnoloni  danno  già approvato questo progetto indipendentemente dall'approvazione del VIA da parte del Ministro Orlando.  
Durante la riunione è stato impossibile da parte del pubblico non interloquire con i consiglieri:  quando hanno dimostrato una non conoscenza del problema , quando hanno iniziato lo scarica barile sulle responsabilità del progetto e la non volontà di migliorarlo , sulla non attenzione ai problemi dei cittadini e quando  i il pubblico è stato  identificato a un’area politica solo per aver espresso un giudizio negativo su un progetto insensato.   


Buona giornata a tutti
Renato un cittadino di Paderno Dugnano


A presto CARA TERRA MIA
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