giovedì 7 novembre 2013

Si muore vivendo vicino a strade trafficate


In Cina una bimba di otto anni dello Jiangsu, si è guadagnata il triste primato di essere la persona più giovane deceduta a causa di un tumore ai polmoni causato dallo smog di una strada molto trafficata. La causa del decesso è stabilita dai medici dello Jiangsu Cancer Hospital, la bambina si è ammalata di cancro ai polmoni per aver respirato polveri e particelle inquinanti, in particolare il Pm 2,5 in grado di penetrare in profondità nell’albero respiratorio.

Nel 2010, l’inquinamento atmosferico ha causato in tutto il pianeta 1,2 milioni di morti premature, di cui 140 mila decessi per cancro ai polmoni. In generale, sempre nel 2010 secondo l’Oms sono state 223 mila le vittime di un tumore polmonare collegato allo smog. Proprio il mese scorso la Iarc, l’Agenzia internazionale dell’Oms per la ricerca sul cancro, ha inserito l’inquinamento atmosferico provocato dal traffico e dagli scarichi industriali fra le cause di tumore ai polmoni, associandolo anche al cancro alla vescica.


Per i necessari approfondimenti rinviamo alla pagina:





Pensare sia solo in problema cinese è un grave errore, la qualità della vita in Italia, secondo la classifica dell'Ocse 'How's life 2013' sulla qualità della vita (che considera 11 variabili per misurare il benessere dei cittadini, dal reddito alla salute, dall'istruzione alla casa) è peggiorata negli ultimi anni. In particolare gli italiani hanno sempre meno fiducia nelle istituzioni, hanno subito un calo del reddito del 7% in cinque anni, e si attestano ben al di sotto della media per quel che riguarda l'impegno civile, l'occupazione, la sicurezza personale, l'alloggio, la qualità ambientale, le connessioni sociali, l'istruzione, le competenze e il benessere soggettivo.

I dati sono tratti dalla pagina:

Trasferendo dall’ambito internazionale e nazionale all’ambito locale la problematica relativa  all’inquinamento, alla salute, alla qualità ambientale, al benessere, e quindi in sintesi al diritto a vivere anche a Paderno Dugnano, si deve prendere atto che invece di mettere in campo azioni per migliorare la già non facile situazione esistente, in un contesto fortemente antropizzato e con pesanti volumi di traffico sia in direzione nord-sud che est-ovest, si pensa ancora di realizzare opere fortemente dannose per la salute dei cittadini.
Il “mostro” della Rho-Monza con le sue 14 corsie a cielo aperto pronte a spargere Pm 2,5 (e altro) per la città incombe nonostante la logica, il buon senso e l’opposizione dei cittadini.
Nessuno si può sentire al sicuro dalla conseguenze di quest’opera, nemmeno i quartieri più lontani dal tracciato, le polveri viaggiano, e tutta la città sarà interessata dall’aumento del traffico. All’inizio dovuto ai mezzi che per sfuggire al “tappo” del cantiere cercheranno strade alternative, e poi a opera ultimata per sfuggire all’intasamento dovuto all’aumento del traffico che, secondo le stime, passerà dagli attuali 80.000 mezzi ai 220.000 previsti.


L’unica possibilità, rispettosa per la vita dei cittadini, è l’interramento delle principali opere viarie che attraversano la città.

"Chi inquina non è in grazia di Dio e non può fare la comunione"
e andrà anche all'inferno (aggiungiamo noi)

Cardinale Crescenzio Sepe, il 6 novembre 2013 ai lavori della X edizione del Forum internazionale Greenaccord, a Castel dell'Ovo, a Napoli.

A presto Cara Terra Mia


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