martedì 25 marzo 2014

Via Novella 4: I soldi dei cittadini "rimborsati" all’Impresa costruttrice


Normalmente a fronte di un’indennità presunta di esproprio, ci si trova di fronte ad un conguaglio per la concessione del diritto di superficie, in quanto l’indennità definitiva risulta più alta.

Questo però non è il caso dell’intervento:


dove la convenzione del 17 dicembre 1986 è stata realizzata con un’Impresa edile e non con una cooperativa.


Il costo medio presunto di esproprio, previsto in convenzione, è stato di lire 12.000 al metro quadro, interamente pagato dai condomini 167 di via Novella 4, e regolarmente versato all’atto di sottoscrizione della convenzione:



Dopodiché, a differenza della quasi totalità delle situazioni, ci si accorge che il costo medio effettivo di esproprio  è molto più basso, pari a lire 6.417 al metro quadro:


Quindi i cittadini hanno pagato per l’acquisizione del terreno dove sorge la loro prima casa un prezzo molto più alto rispetto al costo effettivamente sostenuto.
E quindi, come sopra riportato in data 25 gennaio 1991 scatta il rimborso.
Fin qui nulla di male, il problema nasce nell’individuazione dei soggetti che hanno pagato il costo presunto di esproprio e i soggetti che hanno ricevuto il rimborso.

Se si pensa che è ovvio che questi coincidano, purtroppo siamo fuori strada.

Chi ha pagato? I condomini 167 di via Novella 4.

A chi è stato dato il rimborso? All’Impresa costruttrice.


Se è vero che la convenzione, prevede che l’impresa e/o suoi aventi causa (i condomini) sono in via fra loro solidale, non è la stessa cosa se il rimborso viene affidato al privato che deve trarre profitto dall’intervento, o ai cittadini che con sacrificio si apprestano a comprare la loro prima casa.

Nell’anno 1986, i condomini 167 di via Novella 4 hanno pagato lire 36.138.759 in eccesso rispetto a quanto effettivamente dovevano pagare per l’acquisizione del terreno.

Un danno evidente, per non dire di peggio, a cui si aggiunge la beffa della stima per la trasformazione del diritto di superficie:


Nella esosa e discriminante stima, effettuata con criteri estremamente più iniqui rispetto a quelli previsti dalla Giunta Alparone – Bogani solo per alcuni nell’anno 2010, è richiesto il pagamento, tra l’altro, di 17.518 euro. Tale importo è la somma in eccesso di lire 19.540.500 (€ 10.091) già pagata dai condomini nel 1986 per le aree residenziali rivalutata ad aprile 2011 ad € 17.518.

Ci si aspetterebbe lo scomputo dalla stima di tale importo, già pagato in eccesso dai condomini di via Novella 4, e a loro mai restituito, oltre a lire 16.598.259, anche questi pagati in eccesso nel dicembre del 1986 per le aree a standards, e invece il corrispettivo richiesto cresce anziché diminuire.

Si paga di nuovo oggi quanto già pagato ieri.

Il danno e la beffa

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