domenica 4 maggio 2014

La proposta n. 2 di 3: Il corrispettivo proposto dovrà essere oggetto di riconsiderazione



Corrispettivi più bassi?
Si può e di deve

Con le "proposte" di adesione alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, veniamo cortesemente informati che il corrispettivo proposto potrà essere oggetto di rivalutazione in caso di forti scostamenti nell’andamento dei prezzi di mercato delle aree edificabili (enunciato presente anche nella prima proposta):
il valore ha subito un "forte scostamento" negli ultimi anni?
Bene.

Qualche cosina è stato fatto in merito al recente mutamento legislativo che dal 1° gennaio 2014 ha modificato il comma 48 dell’articolo 31 della legge n. 448 del 1998, rimasto fino a tale data immutato.

Ma ci sono stati anche “forti scostamenti” dei prezzi di mercato!

Come sono state valutate le aree edificabili dei condomini 167?

Partendo dal valore a metro quadrato delle unità abitative.

Valori espressi dalla Borsa Immobiliare II° semestre 2010 e I° semestre 2011 - Dal semestre successivo la categoria "Appartamenti nuovi o ristrutturati" non è più prevista dalle tabelle OSMI,





Le seconde stime non tengono minimamente conto della realtà dei valori delle nostre case. Sono quindi da ritenersi provvisorie e da modificare, proprio sulla base di quanto riportato dalla proposta.

Estratto dal calcolo della stima - documento non pubblicato e visionabile solo con specifica richiesta di accesso agli atti

Secondo la prima stima le nostre case avevano un valore “minimo” di € 2.250 (riducibile del 15% in virtù dello scarso contenimento energetico):

Le stime dichiarano che le case 167 non hanno caratteristiche prestazionali riguardanti il contenimento energetico

Tale valore, riferito a tabelle OSMI della Borsa Immobiliare relative al II° semestre 2010 e al I° semestre 2011, è confermato anche con le recenti seconde proposte.

Ribadiamo che dal semestre successivo la stessa Borsa Immobiliare ha eliminato la voce “Appartamento nuovi”, considerando tali solo se in classe energetica A, B e C.

Le stesse stime, come abbiamo visto, hanno voluto puntualizzare la modestia degli stabili da un punto di vista del contenimenti energetico, risultanti normalmente in classe G.

Come stabilire il valore delle nostre case ultraventennali, non nuove, economiche e popolari con uno scarso contenimento energetico?

Un soggetto più affidabile dello Stato Italiano non riusciamo a trovarlo.

La più recente valutazione OMI dell’Agenzia delle entrate, relativa al II° semestre 2013:

In maiuscolo è indicato lo stato conservativo rilevante sul territorio - Si può notare come solo per ville in ottimo stato il valore minimo di mercato è superiore a €/mq. 1.912 "proposto" dall'Amministrazione Alparone - Bogani

Forse gli amministratori del centro destra non sono usi a frequentare la periferia padernese, e non si sono accorti che gli stabili economici e popolari "167" non sono "Ville e villini in ottimo stato conservativo".

C'è poco da discutere e prendere in giro i cittadini, siamo in presenza di tutte le condizioni per dover rivedere il valore delle aree edificabili, partendo dal valore delle unità abitative:
Il reale valore di mercato da utilizzare ai fini della redazione delle stime




Il valore “minimo” a metro quadrato non si può più considerare di € 1.912, ma deve essere ricompreso da un minimo di € 1.200 ad un massimo di € 1.500.

Respingiamo al mittente il bieco tentativo di infondere paura tra i cittadini ventilando possibili forti scostamenti del valore delle aree edificabili, nonostante le stime siano basate sul valore valore degli immobili, destinato a decrescere per la naturale vetustà sempre maggiore.

non è possibile aderire

alla proposta n. 2 di 3

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