lunedì 16 febbraio 2015

La ricetta di Alparone per le tasse


Un articolo de “Il Notiziario” pone in evidenza che a Paderno Dugnano IMU e TASI, anche nell’anno 2015, come già nel 2014 non sono dovute.

perché l'Irpef resta ferma allo 0.8% ?

Posto che anche altre amministrazioni, come ad esempio il Comune di Cinisello Balsamo non hanno applicato la TASI nell’anno 20ì14, peraltro senza i voti favorevoli del centro destra, l’occhio cade su quella che all’apparenza sembra una notizia positiva:


l’Irpef resta ferma al ritocco dello scorso anno allo 0,8%”.

Il dubbio che già si paghi il massimo consentito è forte, ed in effetti i Comuni possono istituire un’addizionale all’I.R.P.E.F. (art. 1, del D. lgs. n. 360/1998), la cui misura non può eccedere complessivamente lo 0,8% (art. 1, comma 3, del D. lgs. 360/1998), salvo deroghe espressamente previste dalla legge (ad esempio: Roma Capitale a partire dall’anno 2011).

A Paderno Dugnano si paga
il massimo consentito dalla legge per l'addizionale comunale all'IRPEF


Ma vediamo come è cambiata l’aliquota a carico dei cittadini padernesi da quando l’attuale amministrazione Alparone – Bogani è alla guida della città.

Non si vorrebbe che, come nel caso della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, ci si trovi di fronte ad aumenti, aumenti ed ancora aumenti.
dall'anno 2010 la tassazione è responsabilità delle giunte Alparone

La precedente amministrazione, per l’anno 2009, ha lasciato in eredità agli attuali amministratori l’aliquota della 0,4% (delibera n. 74 del 16 dicembre 2008), per poi aumentare progressivamente:


In soli due anni l’addizione comunale all’I.R.P.E.F. è raddoppiata, raggiungendo il massimo consentito dalla legge, e per fortuna che le norme non consentono ulteriori aumenti.
Nel caso della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, vista la discrezionalità nel redigere le stime, si è potuto andare anche oltre.
La curiosità, allora, impone di vedere cosa succede nei comuni confinanti con Paderno Dugnano, o comunque vicini e, già che ci siamo nei comuni capoluogo di Milano e Monza.

Non sarà che per l’addizione comunale all’I.R.P.E.F. i cittadini padernesi siano i più tartassati?

Paderno Dugnano in testa alla classifica della tassazione Irpef

Amara scoperta, ebbene si. Su tredici comuni analizzati per l’anno 2014, Paderno è tristemente (per i cittadini) capofila nella tassazione.

Non solo la tassazione è la più alta (al massimo consentito), come peraltro previsto da altre amministrazioni, ma fatto quasi unico (unico per chi applica l’aliquota dello 0,8%) non è prevista alcuna soglia di esenzione, oltre a non prevedere alcuna progressività dell’imposta.

I Comuni di Novate Milanese, Limbiate e Monza prevedono aliquote inferiori. Ad esempio a Novate Milanese per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota prevista è dello 0,65% per poi crescere progressivamente fino allo 0,80% solo oltre i 75.000 euro. A Limbiate per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota prevista è dello 0,55% per poi, anche in questo caso, crescere progressivamente fino allo 0,80% solo oltre i 75.000 euro. Sulla stessa linea anche Monza per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota prevista è dello 0,60% per arrivare  all’aliquota dello 0,80%, ma solo oltre i 75.000 euro. Tutte queste amministrazioni, per i vari scaglioni di reddito, prevedono aliquote intermedie tra la minima e la massima.

La ricetta di Alparone per le tasse non è molto diversa della ricetta di Alparone per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà

Una ricetta molto salata






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