giovedì 16 luglio 2015

Black Bird.



Riceviamo e pubblichiamo immagini, racconti e precisazioni sulla MERLA un uccello molto presente a Paderno Dugnano dove nidifica.


Giugno 2015

Queste foto sono state scattate all'esterno del condomino 167  nel giugno 2015. Trattasi di una nidiata di merli che sono stati amorevolmente curati dalla madre che li cibava e li difendeva costantemente contro i corvi e chiunque  volesse fare loro del male. I condomini di Via Novella,4 si sono prodigati a coprire il nido con carta, cartoni e felci al fine di nasconderli e per dare loro un po' di frescura e d'amore umano...poi sono volati via ed ora girano sui nostri giardini forse per ringraziarci con il loro cinguettio!





Luglio 2015
In sequenza alcuni giorni della cova dei merli, altro condomino 167.













I tre giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio: 29, 30 e 31 oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio. Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno.
                 
La leggenda della merla.

Una merla dal bellissimo piumaggio bianco, era sempre strapazzata da gennaio, mese freddo e scuro, che non aspettava altro che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per scatenare freddo e gelo.
Stufa delle continue persecuzioni, un anno la merla fece provviste che bastassero per un mese intero e poi si rinchiuse nel suo nido. Rimase lì, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che all’epoca durava ventotto giorni. Giunti all’ultimo giorno del mese, la merla, credendo di aver ingannato il perfido gennaio, sgusciò fuori dal nido e si mise a cantare per prenderlo in giro. Gennaio, furioso, se ne risentì e chiese tre giorni in prestito a febbraio. Avutoli in dono, scatenò bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si nascose allora in un camino e vi restò ben nascosta aspettando che la bufera passasse. Trascorsi i tre giorni e finita la bufera, la merla uscì dal camino, ma a causa della fuliggine, il suo bel piumaggio candido si era tutto annerito. Così essa rimase per sempre con le piume nere e da quel giorno tutti i merli nascono di colore scuro.



I NEMICI DEI MERLI e dei PASSERI



Le cornacchie hanno un'alimentazione molto varia. Non sono rapaci, mangiano carogne, frutti, predano pulcini e mangiano uova. Per questo rappresentano un problema per le nascite di altre specie di uccelli. Non disdegnano anche uccelli più piccoli (come i merli e i passeri).


I passeri scompaiono e non ce ne accorgiamo

La causa della  scomparsa dei passeri sono i rapaci: corvidi, cornacchie  e falchi che devastano i loro nidi.
Li vediamo svolazzare qua e là, cinguettando frenetici in cerca di briciole e insetti, anche al mattino il cinguettio alle prime luci dell’alba.

“La nostre primavere, qui in Europa, sono più silenziose. I passeri (Passer domesticus) stanno scomparendo dalle nostre campagne e dai nostri giardini. In meno di trent’anni – tra il 1978 e il 2006 – la popolazione di quei piccoli uccellini è diminuita del 60%. Ma anche il canto degli storni (Sturnus vulgaris) s’ode meno: la loro popolazione, nel medesimo periodo di tempo, si è ridotta della metà. E che dire delle api, preziose impollinatici di fiori, anch’esse ridotte in Italia della metà? Per non parlare della rane e dei rospi, che vanno scomparendo un po’ in tutto il mondo.


Sono molte le specie in giro per il pianeta che scompaiono del tutto, addirittura ogni giorno. L’estinzione delle specie è, con i cambiamenti del clima, il maggiore dei problemi ecologici globali che siamo chiamati ad affrontare. Tuttavia è soprattutto dei passeri e delle api, delle rane e degli storni che – sebbene non si siano estinti come specie – noi, cittadini non esperti, avvertiamo la mancanza. Il motivo è semplice. Perché queste specie le conosciamo.”

L’unità del 15 gennaio 2010




A PRESTO CARA MIA



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