domenica 12 luglio 2015

ISTAT: nel I° trimestre del 2015 ancora in calo i prezzi delle abitazioni




  
L’ISTAT (L'Istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico presente nel Paese dal 1926), nel primo trimestre 2015, sulla base delle stime preliminari, rileva che l'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% nei confronti dello stesso periodo del 2014.
Un dato che conferma la tendenza al ribasso dei prezzi delle abitazioni in atto da più di tre anni.
Come accade dagli inizi del 2013, anche nel primo trimestre dell’anno in corso la diminuzione tendenziale è dovuta sia ai prezzi delle abitazioni esistenti che registrano una riduzione del 3,8% e del 2,0% dei prezzi di quelle nuove.

Rispetto al 2010, nel primo trimestre del 2015 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti dell’13,7% (- 1,5% per le abitazioni nuove, - 18,6% le esistenti).



A differenza di quanto considerato dalle stime, le abitazioni 167 di Paderno Dugnano non sono nuove, ed oltre che da considerarsi economiche e popolari, vantano una vetustà ormai pluridecennale. Secondo l’ISTAT (e secondo Cara Terra Mia) si intendono per  “abitazioni nuove” unicamente quelle “di nuova costruzione o esistenti ristrutturate e vendute dalle imprese operanti nell’edilizia”.




Il comunicato, oltre alle stime preliminari per il primo trimestre 2015, fornisce quelle definitive relative al quarto trimestre 2014. Le stime preliminari e definitive relative al quarto trimestre 2014 sono riepilogate nel seguente prospetto.


Gli indici hanno la massima attendibilità in quanto elaborati sulla base dei dati degli atti notarili di compravendita immobiliare di cui è titolare l’Agenzia delle entrate.


I dettagli della pubblicazione alla pagina:



Possiamo tranquillamente affermare che il valore della abitazioni esistenti ha subito una flessione rispetto all’anno 2010.

Per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà a Paderno Dugnano, il corrispettivo medio riscosso per unità abitativa per l’anno 2010 è stato di circa 3.200 euro.
Stranamente invece che diminuire si pensi che per il corrispettivo medio riscosso per le proposte formalizzate nel 2011 è stato di 7.800 euro, e poi ancora per le proposte formalizzate nel 2012 8.300 euro.

Anche se tali importi, gonfiati in modo abnorme, a partire dal 7 aprile 2014 sono stati parzialmente ed in modo insufficiente abbassati (- 35/40%), è di tutta evidenza che i conti non tornano. È fin troppo semplice vedere che togliendo un 20% (diminuzione del valore delle abitazioni esistenti) dagli importi formalizzati nel 2010 di 3.200 euro si arriverebbe oggi ad una definizione con circa 2.550 euro.

Ricordiamo che, immediatamente, abbiamo contestato la delibera di Consiglio comunale del 7 aprile 2014, per il mancato rispetto del Regolamento del Consiglio comunale, con la partecipazione al voto (oltre che in Commissione Territorio) di consiglieri in conflitto di interessi hanno garantito il voto anziché allontanarsi dall’aula, garantendo il numero legale che altrimenti sarebbe venuto meno.
Oltre male interpretazioni della norma che pregiudicano anche da un punto sostanziale le “seconde proposte”  del 2014 (prima delle elezioni) di adesione al corrispettivo proposto per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà a Paderno Dugnano.




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